San Benedetto da San Fratello detto il Moro: La Vita


San Benedetto da San Fratello - Uomo senza frontiere venerato in tutto il mondo"Comitato

Sito web a cura del "Comitato festeggiamenti San Benedetto il Moro" San Fratello (ME).

Santuario diocesano di San Benedetto il Moro (Chiesa Madre - San Fratello)

PARADISO SERAFICO
FONDATIONE DEL CONVENTO DI S. MARIA DI GESV nella terra di S. Fradello

CAPO XXXIII
Asserisce il P.Randazzo nelle sue notationi, che questo conuento fosse stato 1616 fondato puoco distante dalla terra di San Fradello, nella diocesi di Messina ad istanza, e spese di D.Alfonza Alarcon Baronessa di detta Terra; doue habitano al presente quindeci Frati in rigorosa osseruanza. Ma dalle notationi mandatemi da quella Prouincia, cosi viene descritta. Si fondò questo Conuento di S.Maria di Giesù della Terra di S. Fradello, o di S. Alfio, Filadelfio, e Cirino nella Diocesi di Messina l’anno 1617 allì 22 del mese di Maggio. Si portò la prima pietra benedetta in processione dal R. Arciprete D. Gioanne Mondello ad istanza del Popolo appresso l’Ill. Signora Baronessa D. Alfonza Alarcon, e Soto, moglie di D. Gioanne Soto, Secretario du D. Gioan d’Austria primo di questo nome: si fabrico tutto a spese di detta Baronessa per la gran deotione, ed affetto, che potuaua al B. Benedetto da S. Fradello, che nacque in detta terra l’anno 1524. Questi doppo 21 anno nel Secolo, e quarantaquattro nella Religione, d’età 65 morì in Palermo con fama di Santità, la cui vita mirabile al suo luogo nel primo tomo all’anno 1589 foglio 215 deferissimo. Ma detta Signora doppo d’auer distribuito vna gran parte delle sue facoltà ai poueri , si vesti l’abito del nostro P.S. Francesco, facendosi Tertiaria della nostra Riforma, e menò vna vita Religiosa, & illibata; e solea sempre per affetto, e deuotione, che portaua i nostri Religiosi, chiamarli figli, e fratelli suoi: ma finalmente puoi morì in Palermo con fama di Santità, e fù sepolta nella  Chiesa della Casa professa della Compagnia di Giesù.
Nella Chiesa di questo Conuento di S. Fradello vi è vna mezza statua di legno toccata d’oro del B. Benedetto, nel petto della quale vi è vna reliquia del suo B. Corpo, per mezzo di cui il Signore haue sempre operato molti miracoli, come si vede per le tabelle appese intorno di essa; siccome appunto nella sua vita raccontai. Si ritroua anche in detta Chiesa vn Crocefisso di legno scolpito per mano del Ven. Seruo di Dio F. Humile Pintorno da Petralia, Religioso Laico assai noto appresso tutti per la sua Santità. 

Anno di Christo 1617


Anno 12 di Paolo 
 V. Pontefice. 

Effendo Re di Sicilia
Filippo Terzo
e Vicere
il Conte di 
Castro. 


Chiesa Madre Maria S.S. Assunta 
La Chiesa edificata nel 1617, è stata costruita per volontà di una nobildonna di Palermo in onore a San Benedetto per averla guarita dalla malattia. 
La Chiesa si trova nella parte iniziale del Paese, in direzione nord salendo per raggiungere il centro. Al suo interno si trovano, oltre alla reliquia di San Benedetto, quelle dei Tre Santi Martiri Alfio, Filadelfio e Cirino. 
Chiostro francescano (1600)
Costruito nel 1600, si trova attaccato alla Chiesa Maria SS Assunta. Nella seconda metà del 1500 fu iniziata la costruzione del convento di Santa Maria del Gesù dei Francescani Riformati: un grosso contributo fu dato, come detto, dalla baronessa Alfonza Larcan per portare a termine la costruzione del Chiostro. 
Nei primi anni del 1600 furono trasportate dal Monte Vecchio 22 colonne di marmo rosso su cui poggiano le volte a crociera del Chiostro, altrettante lunette affrescate nello stesso periodo da Fra Emanuele da Como riportano in basso tracce di iscrizioni latine celebranti biografie e miracoli dei Santi nell'ordine francescano.

Panoramica interna della Chiesa
Panoramica del Chiostro

L'interno della Chiesa Maria S.S. Assunta
La Chiesa è ad un'unica navata divisa dalla parte presbiterale da un arco di trionfo.

Si ammira l'altare maggiore in legno intarsiato arricchito da nicchie con cornici in madreperla dove sono situate statue di legno e al centro di un pregevole dipinto d'epoca.


Al di sopra dell'altare maggiore, vi è il Crocifisso di Fra Umile da Petralia (Giovan Francesco Pintorino).


Entrando sulla destra si vede la statua di San Giuseppe con in braccio Gesù Bambino.


Di fronte la statua del Sacro Cuore di Gesù che anticamente, quando vi erano le parrocchie divise, veniva portata in processione.


Più avanti al centro, sulla destra, si trova la statua marmorea della Vergine Maria della scuola del Gaggini col bambino in braccio (presente in tutti i conventi dei frati minori).


Frontalmente vi è il Crocifisso portato in processione il Venerdì Santo recuperato fra le macerie dell'antica Chiesa Matrice distrutta 
dalla frana del 1922.


A sinistra, antistante l'altare, vi è la statua della Madonna del latte, in marmo bianco nell'atto di porgere la mammella al bambino.


Di fronte sulla destra la statua del Protettore San Benedetto.


Nella cappella della Chiesa sono custodite le reliquie di San Benedetto e i Tre Santi, la Statua di San Biagio,  quella di San Filadelfio, e l'antica statua di San Benedetto che c'era nel convento.

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